Già oggi si prevede che, irradiando i campi con tecnologia 5G, si potrà trasferire flusso di immagini in tempo reale da microcamere o altri oggetti intelligenti inseriti nello spazio di gioco. Le immagini e i suoni verranno dalla palla, dalle divise dei giocatori, utilizzando l’intelligenza artificiale per prevedere al meglio gli sviluppi delle azioni o sovra imporre all’immagine statistiche o informazioni rilevanti.
Il 5G introduce la possibilità di trasmettere grandi quantità di dati in mobilità e con tempi di latenza minimi rispetti all’evento reale. Uno sviluppo che permetterà ai contenuti più pesanti in termini di flusso dati, come lo sport in diretta, di svincolare l’abbonamento dalla fruizione casalinga o legata ad un decoder. Con il 5G, infatti, sarà possibile far sì che immagini ed informazioni raggiungano apparecchi con schermi di dimensioni flessibiliIl e non collegati alla rete fissa o al wi-fi. Il consumo di questi contenuti ricchi di immagini in movimento e di strati di dati a supporto potrà diventare, quindi, un servizio che segue l’individuo nei suoi diversi movimenti e sui diversi device attraverso cui sceglie di informarsi o di consumare intrattenimento. La combinazione di trasmissioni ad alta qualità di immagini da oggetti in movimento con la distribuzione di immagini su device in movimento, introduce un nuovo concetto di prodotto possibile per lo sport in particolare. Un prodotto dove lo sviluppo statistico e dell’intelligenza artificiale ibrideranno la forma estetica della trasmissione con modelli già pionieristicamente introdotti dal mondo del gioco e del fantasy. In poche parole, l’evento sportivo sarà infarcito di dati, previsioni, statistiche e ulteriori informazioni in tempo reale che ne muteranno la forma estetica e il modello di vendita pubblicitaria. Così come sarà possibile per lo spettatore scegliere in tempo reale il punto di vista da cui osservare l’evento, incluso quello degli oggetti presenti sul campo.
Per prepararsi a questo futuro, la holding di Len Blavatnik che possiede sia DAZN sia Perform, ha deciso di cedere la maggioranza di quest’ultima società e fonderla con lo specialista di dati sportivi STATS in un deal finanziato da Vista Equity Partners, venture capital Texano. L’acquisizione di Perform da parte di STATS dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2019 ma rimane soggetta alla verifica da parte dell’antitrust USA del possibile effetto monopolistico della combinazione di Opta e STATS sul mercato delle statistiche sportive. Se andasse a buon fine, l’acquisizione da parte di Vista e STATS della quota di controllo di Perform, permetterebbe a DAZN di ricevere cassa utile per continuare a comprare diritti sportivi. Di quanta cassa si tratti ancora non è dato sapere, dato che i dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi pubblici, ma quello che colpisce è la strategia del colosso dei dati che emergerebbe da questa transazione.
STATS è già la società leader delle statistiche sportive negli Usa, con un fatturato di circa 120 milioni di dollari; con l’acquisizione avrà accesso alle società che operano su scala globale sotto l’ombrello Perform: Opta, RunningBall e Watch & Bet. Il modello di business sarà sia B2B sia B2C e si fonderà sulla vendita di servizi statistici e di applicazioni di intelligenza artificiale agli operatori del mondo del gaming, dei media e dello sport. In questo ultimo settore, sia STATS sia Opta sviluppano servizi di analisi predittiva a favore degli allenatori e dei loro collaboratori. La ricchezza di dati e la capacità di trasmettere in tempo reale, permetterà anche lo sviluppo di nuovi modelli di scommesse, così come al tempo reale sono integrati gli sviluppi dei mondi del fantacalcio, fantafootball e fantabasket che contano ormai collettivamente oltre 400 milioni di giocatori sul pianeta. Secondo Carl Mergele, CEO di STATS, “portare Perform nel gruppo creerà la più avanzata società di intelligenza artificiale nello sport, fornendo dati e approfondimenti più attendibili e solidi, che è essenziale per i nostri partner globali. Non solo saremo in grado di migliorare le nostre offerte ai clienti esistenti, ma ora abbiamo l’opportunità di espandere la nostra presenza nei mercati globali in cui Perform si è affermata da anni come leader nei contenuti sportivi digitali.”
DAZN, che di fatto rimane socio di minoranza nella nuova compagine combinata, vede in questo affare un potenziale doppio: “in 12 anni abbiamo creato un portafoglio globale capace di dominare il mercato per contenuti e clienti, ma la combinazione di STATS e Perform porta il servizio a un nuovo livello per tutti”, ha dichiarato Simon Denyer, amministratore delegato del gruppo. “Mentre continueremo come azionista di minoranza attivo nella nuova società, questo accordo consente anche al gruppo di concentrarsi su DAZN, in cui investiremo tutti i proventi netti dall’affare.” Deciso come sempre, Blavatnik ha rafforzato la scelta strategica dichiarando che: “La combinazione di STATS e Perform crea un polo che sarà fulcro del futuro, dato che l’esperienza dello sport per i consumatori continua ad evolversi. Non vediamo l’ora di lavorare con il nuovo business e con Vista e restiamo concentrati sulla massimizzazione del potenziale di DAZN. ” Si tratta, quindi, di impegnare il capitale che viene dalla transazione in ulteriori acquisizioni di contenuti, utilizzando il potere combinato di Perform e STATS per accelerare la trasformazione dell’esperienza di fruizione dello sport, integrando statistiche e intelligenza artificiale nella trasmissione dell’evento in diretta.
Lo sport si prepara, quindi, ad una nuova era della distribuzione e a una nuova liturgia del consumo. La possibilità di ricevere e trasmettere dati da qualsiasi protagonista o oggetto all’interno del campo di gioco, la possibilità di ricevere dati senza latenza su device in movimento, la realtà di un consumo svincolato dalla casa o dai decoder, permetterà a chi detiene i diritti di trasformare la relazione con i media. Già lo vediamo con lo sviluppo dei servizi diretti al consumatore, dove la lega sportiva (come NBA e NFL ad esempio) hanno affiancato alla tradizionale vendita a terzi anche lo sviluppo di abbonamenti diretti con contenuti ricchi e personalizzati tutti trasmessi digitalmente. Soprattutto, lo vedremo con lo sviluppo di nuovi canoni estetici e nuovi prodotti che i media tradizionali, affossati dal costo dell’acquisizione del diritto primario, hanno evitato di sviluppare in questi decenni. La nuova frontiera dello sport saranno quelli che in gergo si chiamano “wearable services,” servizi da indossare – distribuiti su device personali con la possibilità di creare un prodotto unico costruendo dalla miriade di flussi dati disponibili il proprio unico modo di fruire l’evento.
Il futuro dello sport come intrattenimento, come fonte dei diritti più ambiti del mercato mondiale, richiede a tutti gli attori del settore di fare rapidamente un salto in avanti in termini di comprensione del mutamento dei modelli tecnologici di impacchettamento e distribuzione del loro prodotto. L’avvento della tecnologia ha già cambiato e continuerà a cambiare le liturgie di consumo e i modelli di business del settore, finanche le sue forme estetiche che andranno sempre più a somigliare ai video giochi. Per chi ignora questa dimensione, la pena sarà ritrovarsi rapidamente obsoleti con un patrimonio il cui valore decresce tanto velocemente quanto quello di una rotativa.